di Andrea Pellegrino Slitterà a dopo San Matteo il Consiglio comunale inizialmente previsto per il 10 settembre per l’approvazione del bilancio di previsione. Ieri mattina la decisione di rinviare tutto a dopo le festività del Santo Patrono, inoltrando, nel contempo, la comunicazione alla Prefettura di Salerno per superare il termine del 10 settembre previsto per l’approvazione dello strumento di programmazione economica e finanziaria. Sostanzialmente ci sarebbero anche problemi di carattere tecnico. A partire dal parere dei revisori dei conti che ancora deve arrivare all’attenzione dei consiglieri comunali. Tant’è che ieri mattina la commissione bilancio ha dovuto rinviare il tutto alla prossima settimana. Insomma, alla vigilia dell’iniziale seduta di Consiglio comunale. A tenere banco però sarebbe il costo della Tari. Quarantuno milioni di euro che diviso per i cittadini salernitani ammonterebbe a poco più di 300 euro pro capite. Una somma enorme evidenziata soprattutto dal consigliere comunale d’opposizione Roberto Celano che avrebbe contestato, anche ieri mattina il commissione, almeno «quindici milioni in più che appesantiscono la tariffa». E ben presto Celano annuncia che scoprirà tutte le sue carte. «In Commissione finanze – spiega Roberto Celano – ho fatto verbalizzare che il bilancio del 2015 è palesemente falso perché non rispetta i principi contabili ed in particolare il criterio di veridicità, riservandomi di spiegare nel dettaglio i motivi in una nota scritta ed in Consiglio comunale. Dopo difesa d’ufficio di alcuni consiglieri di maggioranza, apprendo che il Consiglio comunale già previsto per il 9 o il 10 settembre sarebbe stato spostato di qualche settimana. Ricordo che la data ultima di approvazione dei bilanci di previsione degli Enti Locali era il 31.07. Intervenga la Prefettura per ripristinare il rispetto delle regole». L’attenzione principale sarebbe sul costo del personale che inciderebbe sostanzialmente sulla spesa complessiva dei rifiuti, innalzando così la tariffa ai cittadini salernitani. Oltre ai dipendenti, infatti, sulla Tari pensano anche le spese delle cooperative. Quattro in tutto impegnate nel servizio di pulizia e manutenzione del patrimonio pubblico. In particolare a Fratte, Calcedonia, rione Gelsi Rossi, Mariconda, Arbostella e Sant’Eustachio. Il loro compito riguarderebbe la pulizia dei marciapiedi. Il personale delle quattro coop sociali, quindi, sarebbe al centro di un controllo da parte dell’opposizione in merito alla vicenda Tari. Anche perché dicono: «La città resta comunque sporca», nonostante ci sia un servizio da 41 milioni di euro. Quanto al bilancio si ritenterà (con la speranza che siano più fortunati) il prossimo martedì. Poi non resterà che affidarsi a San Matteo per vedere partorito il bilancio di previsione 2015. Ma sarà l’ultima volta che si arriverà a settembre, fanno sapere alcuni consiglieri di maggioranza. Quello del 2016, infatti, sarà approvato a dicembre. Come durante i primi anni del sindacato De Luca.
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